Lo Smart working in italiano lavoro flessibile o lavoro facile potrebbe a breve rappresentare un nuovo modo dei lavoratori di prestare la loro opera. In Italia la legge 81/2017 definisce lo smart working come una modalità del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli di orario e spaziali. Questo permette al singolo lavoratore di conciliare meglio la sua vita lavorativa con la vita personale ed affettiva. Possiamo definirla come un’autonomia lavorativa che esula dal concetto di postazione fissa all’interno della propria azienda di appartenenza.
Com’è possibile?
Potrebbe sembrare un sogno, ma invece è pura realtà. Un grosso apporto a questa nuova metodologia, arriva dalla tecnologia. Si parla sempre più di Digital trasformation dei luoghi di lavoro, vale a dire che scomparirà il concetto di lavoro, come lo immaginiamo. In altre parole, si potrà dire addio agli spostamenti dalla propria abitazione verso il luogo di lavoro, talvolta lunghi ed estenuanti. In cambio basterà munirsi di portali o smartphone, quando possibile e svolgere comodamente le proprie mansioni aziendali. E’ una rivoluzione anche manageriale, perchè i manager potrebbero impartire le loro decisioni e direttive con una semplice cam e collogandosi con la propria azienda da qualsiasi parte del mondo. Meno movimenti, ma più produttività.
Un dipendente libero o con condizioni di lavoro flessibili è sicuramente più contento e tenderà a prestare la propria opera in maniera migliore. E’ quello che emerge da uno studio del IWG che ha recentemente condotto e che ha portato alla luce dati interessanti. Il 79% di un campione composto da 18.000 leader aziendali in tutto il mondo, afferma che il lavoro da remoto aiuta a raggiungere un equilibrio professionale e privato senza precedenti.
lo Smart working, però, non deve essere visto solo come un semplice lavoro da casa, ma un atteggiamento mentale diverso che punta al portare al termine obiettivi in un ottica manageriale di gruppo. Ciò favorisce le relazioni, la leadership e soprattutto andrà tutto a riversarsi su un aumento dei risultati e di produttività dell’impresa.
In Italia, se ne sente sempre parlare di piu, tanto che è stato introdotto nella normativa italiana e protetto da essa. Secondo uno studio dell’Ossevatorio Smart working del Politecnico di Milano, più del 50% delle nostre aziende sta muovendosi verso il lavoro da remoto. Nel settore pubblico, parliamo di circa il 5%. Non essendoci più uno spazio chiuso, ma tuttaltro “totale apertura”, si potrà dare maggiore spazio alla creatività, all’inventiva, rivoluzionando totalmente il rapporto di lavoro tra dipendente e società. Certo, non deve mancare un buon grado di fiducia tra le parti e cooperazione per il raggiungimento degli stessi obiettivi. Cambierà il modo di lavorare, ma probabilmente il proprio lavoro verrà svolto meglio e certamente con maggiore flessibilità rispetto al rapporto spazio/tempo.
Sempre secondo lo stesso studio, le imprese italiane potrebbero aumentare la loro produttività del 15%, qualora adottassero un sistame di Smarth Working corretto. Inoltre, potrebbero diminuire decisamente tutti quei costi da sostenere per la progettazione, implementazione e manutenzione delle aree riservate ai dipendenti e ai dirigenti. Anche il lavotore ne sarebbe entusiasta, si calcola di diminuire gli spostamenti di circa 40 ore per settimana lavorativa. E l’ambiente? Anche questo è un dato da non trascurare, perchè ci sarebbero nell’area meno sprechi di consumi da carburante.
Stiamo andando verso un cambiamento epocale, come già successo in altri settori della nostra vita. Fino a qualche anno fa. un film si vedeva su supporto fisico un dvd per fare un esempio, adesso basta collegarsi a Netflix per vederlo. Così sarà uguale anche nel mondo del lavoro, anzi è già così. In Italia ci sono circa 305 smart worker, cioè lavoratori che hanno adottato questa nuova concezione. E si prevede sempre più una maggior crescita, visto che si parla di crescita di produttività del 15% per singole imprese.
Cambiano i tempi, cambia la tecnologia e si augura comunque a tutti un buon lavoro