Distinguere fatti e finzioni nei libri: perché può accadere

2022
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Se vuoi capire perché distinguere fatti e finzioni nei libri, cos’è il fatto e cos’è la finzione nei romanzi e nelle storie raccontate dagli scrittori allora continua a leggere e lo scoprirai. Infatti, in letteratura, il confine tra realtà e finzione a volte è molto poco chiaro. Sostanzialmente, quando leggi un romanzo, probabilmente raramente ti chiedi cosa nel libro sia basato sulla finzione e cosa, invece, si basi sugli elementi autobiografici dell’autore. A questo punto chiediti:

  • Ma perché dovrei sapere come fare queste distinzioni?
  • Sapere in un modo o nell’altro farebbe la differenza?
  • Sapere, ad esempio, che alcuni personaggi o la trama del libro sono basati su alcuni aspetti della vita dell’autore, dà al libro più credibilità?
  • Saper distinguere fatti e finzioni lo renderebbe più attraente?

Ecco questi sono tutti aspetti che, se riusciti a far venire a galla, possono aggiungere valore e credibilità al libro che stai leggendo. Ad esempio, esistono molti autori che basano molti dei loro personaggi su persone che conoscono o conoscevano. Se sei un appassionato di letteratura, saprai certamente che moltissimi scrittori offrono contenuti autobiografici. Lo fanno, ad esempio, sulle proprie esperienze personali, relazioni o il loro stato di vita.

Distinguere fatti e finzioni nei libri

Senza la consapevolezza di una risposta del tutto chiara, vediamo che, generalmente, fatti e finzioni sembrano sfocati, mescolati e intrecciati insieme. Bisogna, infatti, affermare che molto spesso gli autori non ci dicono come distinguere fatti e finzioni nei loro libri, ma potrebbero dirlo solamente dopo.

Questo è successo nel romanzo di debutto di Jessica Knoll “La ragazza più fortunata del mondo”. In questo bestseller l’autrice descrive, in modo molto credibile, uno stupro di gruppo di una ragazza di 14 anni. Alcuni critici hanno chiesto a Knoll della ricerca che ha fatto prima di scrivere il libro, che l’ha aiutata a descrivere lo stupro in modo così credibile. Diverse settimane dopo che il libro è stato pubblicato, Knoll ha ammesso in un’intervista che la scena di stupro è successa a lei.

Se vuoi puoi trovare anche altri romanzi sul sito di recensioni libri volandosuilibri.it e, magari, scoprire che includono elementi autobiografici che mettono in risalto fatti e finzioni che rendono il libro avvincente. Comunque, tornando al romanzo della Knoll, se non ci avesse dichiarato lo stupro, questo avrebbe fatto la differenza? Quante volte gli autori non ce lo dicono? E importa davvero se la “finzione” si basa, in parte, su alcuni elementi autobiografici dell’autore?

Dunque: fa qualche differenza per il lettore, sapere che lo scrittore ha avuto esperienze simili a quelle dei suoi personaggi? Può riuscire, in questo modo, ad aggiungere valore al suo romanzo?

Non lo sappiamo. Tuttavia, avere avuto un’esperienza simile potrebbe consentire allo scrittore di “entrare nella testa” dei suoi personaggi e descriverli in un modo più credibile (il che, a lungo andare, può dare al romanzo una migliore credibilità e forse lo rende un romanzo con un fascino universale più ampio).

Tra finzione e realtà: dove sta la qualità della storia?

Entrare nella mente di qualcun altro, anche di una persona “normale”, è un’impresa difficile. Nemmeno psichiatri, psicologi e altri terapisti possono farlo senza dubbi e difficoltà. Quando si tratta di persone “non convenzionali” – assassini, pazzi e simili – potrebbe anche essere più difficile entrare nelle loro teste.

Quando si parla di letteratura, c’è chi afferma che i buoni scrittori, che hanno un occhio attento per osservare e registrare ciò che è avvenuto intorno a loro, possono davvero rendere reale ciò che raccontano e farlo minuziosamente.

Tuttavia, questo non è un compito facile, e spesso non sappiamo se lo scrittore ha avuto qualche incontro concreto e ravvicinato con un caso simile o no. Spesso, quando il lavoro di fantasia ci attrae e ci impressiona, il tutto può non fare la differenza. Dunque, se un libro è avvincente, finzione o realtà poco ci interessano. L’importante è riuscire a carpire la bellezza della sua trama!