La perdita dell’udito è un problema serio che affligge ogni anno un numero altissimo di italiani. Per fortuna un grande supporto ci viene fornito dalle tecnologie moderne. Parliamo in questo caso dell’apparecchio per l’udito. Sul tema tuttavia c’è ancora troppa confusione. La domanda che più ci si pone quando si soffre di un problema simile è: in che modo le protesi possono aiutare? È possibile recuperare la capacità uditiva al 100%?
Scopriamo di più.
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Perché ricorrere all’apparecchio acustico è importante
Le persone che in Italia soffrono di un calo dell’udito sono spaventosamente numerose (il numero corrisponde a nove milioni, per la precisione, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute).
Le statistiche, tuttavia, rivelano che molti degli individui che soffrono di un problema uditivo scelgono di non adottare alcuna soluzione in merito. Alle volte a preoccupare è il timore di incorrere in una spesa troppo gravosa o la convinzione di poter fare a meno di un supporto. Se soffri di un disturbo auditivo, però, la cosa più sbagliata che tu possa fare è ignorare o aggirare questa piccola difficoltà.
Imbattersi in una patologia simile e non curarsene potrebbe pregiudicare notevolmente la qualità della vita, complicare i rapporti personali o incidere sulle performance lavorative.
Il semplice acquisto di un dispositivo medico adeguato, invece, può spazzar via ogni più piccola preoccupazione. Acquista il tuo prossimo ricevitore apparecchio acustico con Audibel e di’ addio ad ogni piccolo problema. Con il supporto di un ricevitore ti sarà facile riappropriarti della capacità di percepire il suono e di migliorare il dialogo e la comunicazione.
Ma che cosa fa in sostanza un ricevitore acustico?
Patologie uditive: come correggerle con un apparecchio acustico
L’apparecchio acustico è un dispositivo medico che concede alle persone affette da patologie uditive di recuperare la percezione del suono. In che modo ciò viene reso possibile?
In estrema sintesi il dispositivo in questione trasmette a chi lo indossa delle vibrazioni sonore aumentate, cioè a un volume più alto di quello che invece il suono segue nella realtà. Per comprendere meglio questo processo potrebbe servirti pensare al ricevitore come al regolatore di uno stereo, che permette di modulare il volume quando necessario.
Senza scomodare grossi termini tecnici possiamo dire che avviene proprio questo: la ricezione del suono passa per un microfono per poi essere estesa da un amplificatore. In seguito, con l’ausilio di un altoparlante, le vibrazioni sonore vengono canalizzate verso il canale uditivo della persona.
La capacità di sentire del paziente viene così ripristinata con successo. Non solo. Le tecnologie moderne hanno permesso la produzione di apparecchi sempre più innovativi, in grado di sopperire alle esigenze della persona. I ricevitori ad esempio hanno dimensioni sempre più ridotte e alcuni addirittura riescono a collegarsi al Bluetooth dello smartphone, consentendo al paziente di ascoltare messaggi e video direttamente dall’apparecchio. Un vantaggio notevole, che punta ad aumentare il comfort dell’individuo.
Per quali patologie si può richiedere l’apparecchio?
Intanto è bene chiarire che l’apparecchio va usato solo quando vi è un reale disagio. Solitamente questo viene accertato attraverso un test. Per ricorrere al ricevitore acustico bisogna poter dimostrare una perdita dell’udito superiore a 40 dB sulle frequenze centrali dell’audiogramma.
Alcune categorie di pazienti possono ricevere un’agevolazione importante, acquisendo un apparecchio acustico attraverso aziende convenzionate dal SSN. Il sistema sanitario prevede delle esenzioni per l’acquisto, che può essere peraltro soggetto a detrazione fiscale compilando una dichiarazione dei redditi delle spese sanitarie.
Le patologie per le quali richiedere l’aiuto del dispositivo sono davvero numerosissime.
Le più diffuse sono l’ipoacusia – che conta in sé tante diverse variazioni – e l’acufene, ossia un fastidio che si manifesta con la sensazione di un suono uditivo all’interno delle orecchio come un ronzio, un sibilo, un fischio (talvolta persino un ruggito o un cinguettio) in assenza di suoni esterni.
Come richiedere l’apparecchio
Richiedere l’apparecchio non è difficile. Prima però occorre farsi visitare da uno specialista e sottoporsi ad un test specifico che attesti la presenza di una patologia riguardante la sfera dell’udito.
Ci si può rivolgere, a proposito, ad un audioprotesista.
Chiedere aiuto è il primo passo che puoi avanzare verso il processo terapeutico. Alcune patologie sono permanenti – per l’acufene non esiste ad esempio una cura specifica – ma la scelta di un ricevitore adatto può fare miracoli.
Una visita può anche prevenire un problema uditivo. Per questo ti invitiamo a non sottovalutare mai alcun segnale.